IL TIRRENO
19 febbraio 2015
“Parlare di cinema” deve promuovere i nostri talenti locali
Vincenzo Brogi propone di invitare attori e registi rosignanesi al prossimo evento della Perla: Groppa, Guidi, Creatini...
Come nasce la sua idea?
“Castiglioncello è legata al cinema da decenni, ci trascorrevano le vacanze Mastroianni, Sordi, Panelli. Altri, come Suso Cecchi d’Amico, alternavano momenti di riposo e di lavoro, per scrivere sceneggiature di film indimenticabili. Castiglioncello è stata location di molti film ma mantiene ancora uno stretto rapporto con il cinema. Lo conferma l’interesse suscitato dal corto “Gran Finale” di Valerio Groppa. C’è qualcosa in questo territorio, che va al di là del legame storico, ci sono persone di Rosignano che, distanti per età, formazione, storia di vita, si ritrovano a condividere esperienze in campo cinematografico, per passione o professione”.
A chi si riferisce?
“Penso a Massimo Paganelli ed Enrica Guidi protagonisti de “I delitti del BarLume”, una serie televisiva ispirata ai romanzi di Malvaldi e trasmessa da Sky Cinema, con la seconda serie di prossima uscita. Ma anche a Roberto Garzelli, rosignanese che vive a Parigi, assistente al montaggio in tanti film tra cui “I Love You” di Marco Ferreri e “Frantic” di Roman Polanski, poi regista del suo primo lungometraggio “Le sentiment de la chair”, presentato nel 2010 al Festival del cinema di Roma. Infine al ventenne Matteo Creatini, in arte CreMa, che è il protagonista del film “Short skin” di Duccio Chiarini, presentanto in questi giorni in prima internazionale al Festival di Berlino”.
Non potrebbero essere coincidenze?
“Sono tutti percorsi diversi ma hanno il cinema come filo conduttore. Mi chiedo se c'è un filo rosso che lega queste diverse esperienze. Se questo può essere l’inizio di una stagione nuova, creativa, produttiva per il cinema a Castiglioncello. E se possa rilanciare la Rosignano Film Commission.”
Cosa propone dunque?
“Si potrebbero mettere insieme queste persone e portarle all'attenzione del pubblico, perché magari sono conosciute solo in circuiti ristretti. Varrebbe la pena dedicare loro una giornata di confronto e dibattito all'interno di “Parlare di cinema”, partire da loro perché sono protagonisti del cinema in questo posto. La Film Commission potrebbe essere inserita in un discorso organico, che comprenda un visione del cinema a tutto tondo, per portare troupe sul territorio creando visibilità e lavoro”.
Lei dirige da molti anni questo settore, non potrebbe farlo?
“Ho fatto la proposta al sindaco e al Comune, spero che sia accolta e che si vada in questa direzione, sempre se è condivisa. Penso che sarebbe utile per Castiglioncello, che non può vivere solo del ricordo de “Il sorpasso” ma deve guardare avanti, e per tutti coloro che hanno interesse per il cinema e seguono con attenzione i cambiamenti sociali e culturali di questa arte”.
Federica Lessi
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